Per evitare la doppia tassazione sui dividendi, gli investitori devono considerare attentamente il paese in cui acquistano le azioni e se esistono trattati fiscali che evitano il doppio prelievo fiscale sui dividendi pagati da società estere. Ecco alcuni punti chiave da considerare:
1. Paesi con Trattati Fiscali con l’Italia
L’Italia ha trattati fiscali bilaterali con molti paesi per evitare la doppia imposizione sui dividendi. Questi trattati prevedono una riduzione o l’eliminazione della ritenuta alla fonte sul pagamento dei dividendi esteri e consentono di compensare le imposte estere con quelle italiane. Ecco alcuni esempi di paesi con cui l’Italia ha trattati favorevoli:
- Stati Uniti: Grazie al trattato fiscale tra Italia e USA, i dividendi subiscono una ritenuta alla fonte del 15% (anziché il 30%), che può essere compensata con la tassazione italiana.
- Regno Unito: Il trattato con il Regno Unito riduce le ritenute alla fonte, e i dividendi delle aziende britanniche spesso non subiscono ritenute per gli investitori esteri.
- Francia: Il trattato fiscale tra Italia e Francia riduce la ritenuta alla fonte sul pagamento dei dividendi, rendendo la tassazione più favorevole.
- Germania: Anche con la Germania esiste un trattato fiscale che riduce la ritenuta alla fonte sui dividendi.
- Paesi Bassi: I dividendi provenienti dai Paesi Bassi beneficiano di una ritenuta ridotta grazie al trattato fiscale con l’Italia.
2. Mercati Dove Non Esiste Ritenuta alla Fonte sui Dividendi
Alcuni paesi non impongono ritenute alla fonte sui dividendi pagati a investitori esteri, il che può risultare vantaggioso per evitare la doppia tassazione. Ecco alcuni esempi:
- Regno Unito: Le società britanniche in genere non applicano alcuna ritenuta alla fonte sui dividendi per gli investitori esteri, quindi si paga solo la tassazione italiana sui dividendi ricevuti.
- Hong Kong: Hong Kong non applica una ritenuta alla fonte sui dividendi, quindi la tassazione si limita a quella applicata in Italia.
- Singapore: Anche Singapore non impone alcuna ritenuta alla fonte sui dividendi per gli investitori esteri.
3. Paesi con Alta Tassazione alla Fonte
Alcuni paesi applicano ritenute alla fonte più alte sui dividendi, anche in presenza di trattati fiscali, il che può rendere meno vantaggioso l’investimento. Esempi:
- Svizzera: La Svizzera applica una ritenuta del 35% sui dividendi. Anche se il trattato con l’Italia riduce questa percentuale, potrebbe essere meno conveniente rispetto ad altri mercati.
- Canada: La ritenuta alla fonte sui dividendi in Canada è del 25%, ridotta al 15% con il trattato fiscale Italia-Canada.
- Svezia: Anche la Svezia applica una ritenuta alla fonte relativamente alta sui dividendi, che può essere ridotta grazie ai trattati fiscali.
4. Tassazione Italiana sui Dividendi Esteri
In Italia, i dividendi provenienti da azioni estere sono soggetti a un’imposta del 26% sul reddito da capitale. Tuttavia, grazie ai trattati fiscali, puoi detrarre l’imposta già pagata all’estero (fino alla soglia consentita dal trattato) per evitare una doppia imposizione.
Conclusione
Per evitare o ridurre la doppia tassazione sui dividendi, ti suggerisco di:
- Investire in mercati con trattati fiscali favorevoli con l’Italia, come gli Stati Uniti, la Germania, la Francia, e i Paesi Bassi.
- Preferire mercati che non impongono ritenute alla fonte sui dividendi, come il Regno Unito, Hong Kong e Singapore.
- Evitare mercati con alta ritenuta alla fonte, come la Svizzera o il Canada, se il tuo obiettivo principale è massimizzare i rendimenti da dividendi.