MoneyFarm, opinioni 2018 con recensioni e commenti sulla mia esperienza di investimento e risparmiatore in ETF

Quello che segue è il rendiconto della mia esperienza con MoneyFarm dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018…

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Entro nel quarto anno solare quale cliente di Moneyfarm dopo l’inizio nel maggio 2015 e le esperienze del 2016 e 2017 continuando, sempre, a monitorare l’andamento dell’investimento con la speranza, spero concreta, di vedere accrescere quella percentuale dopo il presente nel pannello di controllo dopo il segno più…
Il quarto post mantiene inalterato il concetto dato ai precedenti, un monitoraggio mensile dei guadagni (o perdite), aggiornamenti su eventi che determinino importanti scostamenti dai rendimenti standard, ribilanciamenti proposti da Moneyfarm e la possibilità di scambiare opinioni con gli latri utenti attraverso il sistema dei commenti in fondo alla pagina.

Che cos’è MoneyFarm?
Se sei arrivato qui cercando su Google frasi del tipo “opinioni su Moneyfarm” oppure “Moneyfarm commenti” anche alla ricerca d’informazioni sui servizi offerti da Moneyfarm puoi leggere l’introduzione sintetica al mio articolo del 2015 anche se, per maggiore chiarezza e affidabilità, dovresti trovare tutte le informazioni aggiornate direttamente su MoneyFarm.com.

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Se sei interessato, anche senza impegno, a comprendere com’è strutturato il pannello di gestione di Moneyfarm e capirne il suo funzionamento anche per creare un semplice conto di prova, leggi il mio post per registrarti ed iscriverti in maniera semplificata su Moneyfarm.

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Il mio portafoglio al primo gennaio 2018
16,89%Cash e Bond Governativi a Breve
4,86% Bond Governativi Paesi Sviluppati
9,37% Inflazione
18,93% Bond Societari HY & Bond Gov. EM
34,45% Azionario Paesi Sviluppati
10,39% Azionario Paesi Emergenti
2,29% Materie Prime e Real Estate
2,82% Liquidità

Com’è stato il 2017?
Il 2017 si è chiuso, per me, con un saldo positivo del 1,68% con un andamento, rispetto alle altalene del 2016, sicuramente più tranquillo; il rendimento più basso è stato toccato il 12 agosto 2017 con un – 1,71%, il risultato migliore in data 7 novembre 2017 con un massimo del 2,65%.

Com’è composto il portafoglio ed il suo andamento nel 2017?

Strumento: Bond Governativi 1-3 Anni in Euro (db X-trackers)
Codice ISIN LU0290356871
Macro Asset Class Fixed Income
Asset Class Specifica Cash e Bond Governativi a Breve
Area Geografica di Riferimento Europe
Valuta EUR
Asset Under Management 338.773.865,00€
Data di stacco Ultimo Dividendo N/A
Data Valuta Ultimo Dividendo N/A
Posizione Long
Società Emittente db x-trackers
Domicilio Luxembourg
TER (Costo di gestione dello strumento) 0,15%

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Strumento: Bond Governativi Globali con Copertura Tasso di cambio
Codice ISIN LU0378818131
Macro Asset Class Developed Markets Government Bonds
Asset Class Specifica Bond Governativi Paesi Sviluppati
Area Geografica di Riferimento World
Valuta EUR
Asset Under Management 264.901.337,00€
Data di stacco Ultimo Dividendo N/A
Data Valuta Ultimo Dividendo N/A
Posizione Long
Società Emittente Db x-trackers
Domicilio Luxembourg
TER (Costo di gestione dello strumento) 0,25%

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Strumento: Bond Governativi Emergenti in Valuta Locale
Codice ISIN IE00B4613386
Macro Asset Class High-Yield & Emerging Markets Bonds
Asset Class Specifica Bond Societari HY & Bond Gov. EM
Area Geografica di Riferimento World
Valuta EUR
Asset Under Management 2.794.377.686,00€
Data di stacco Ultimo Dividendo 01/08/2017
Data Valuta Ultimo Dividendo 15/08/2017
Posizione Long
Società Emittente SPDR
Domicilio Dublin
TER (Costo di gestione dello strumento) 0,25%

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Strumento: Bond Societari High Yield Euro
Codice ISIN IE00B66F4759
Macro Asset Class Corporate Credit
Asset Class Specifica Bond Societari HY & Bond Gov. EM
Area Geografica di Riferimento Europe
Valuta EUR
Asset Under Management 5.597.012.207,00€
Data di stacco Ultimo Dividendo 14/09/2017
Data Valuta Ultimo Dividendo 29/09/2017
Posizione Long
Società Emittente iShares
Domicilio Dublin
TER (Costo di gestione dello strumento) 0,50%

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Strumento: Bond Societari High Yield in Dollari Statunitensi
Codice ISIN IE00BCRY6003
Macro Asset Class Corporate Credit
Asset Class Specifica Bond Societari HY & Bond Gov. EM
Area Geografica di Riferimento United States
Valuta EUR
Asset Under Management 732.362.244,00€
Data di stacco Ultimo Dividendo 14/12/2017
Data Valuta Ultimo Dividendo 29/12/2017
Posizione Long
Società Emittente iShares
Domicilio Dublin
TER (Costo di gestione dello strumento) 0,45%

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Strumento: Bond Governativi Indicizzati all’Inflazione in Euro
Codice ISIN LU0290358224
Macro Asset Class Inflation
Asset Class Specifica Inflazione
Area Geografica di Riferimento Europe
Valuta EUR
Asset Under Management 364.921.326,00€
Data di stacco Ultimo Dividendo N/A
Data Valuta Ultimo Dividendo N/A
Posizione Long
Società Emittente db x-trackers
Domicilio Luxembourg
TER (Costo di gestione dello strumento) 0,20%

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Strumento: Azionario Europa (MSCI Europe)
Codice ISIN FR0010261198
Macro Asset Class Equity Developed Market
Asset Class Specifica Azionario Paesi Sviluppati
Area Geografica di Riferimento Europe
Valuta EUR
Asset Under Management 1.786.269.409,00€
Data di stacco Ultimo Dividendo 13/12/2017
Data Valuta Ultimo Dividendo 15/12/2017
Posizione Long
Società Emittente Lyxor
Domicilio Paris
TER (Costo di gestione dello strumento) 0,25%

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Strumento: Azionario Giappone (Topix)
Codice ISIN FR0010245514
Macro Asset Class Equity Developed Market
Asset Class Specifica Azionario Paesi Sviluppati
Area Geografica di Riferimento Japan
Valuta EUR
Asset Under Management 774.198.425,00€
Data di stacco Ultimo Dividendo 13/12/2017
Data Valuta Ultimo Dividendo 15/12/2017
Posizione Long
Società Emittente Lyxor
Domicilio Paris
TER (Costo di gestione dello strumento) 0,45%

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Strumento: Azionario Globale (S&P Global Dividend)
Codice ISIN IE00B9CQXS71
Macro Asset Class Equity Developed Market
Asset Class Specifica Azionario Paesi Sviluppati
Area Geografica di Riferimento World
Valuta EUR
Asset Under Management 342.342.010,00€
Data di stacco Ultimo Dividendo 01/11/2017
Data Valuta Ultimo Dividendo 15/11/2017
Posizione Long
Società Emittente SPDR
Domicilio Dublin
TER (Costo di gestione dello strumento) 0,45%

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Strumento: Azionario USA (S&P 500)
Codice ISIN IE00B5BMR087
Macro Asset Class Equity Developed Market
Asset Class Specifica Azionario Paesi Sviluppati
Area Geografica di Riferimento United States
Valuta EUR
Asset Under Management 19.287.564.453,00€
Data di stacco Ultimo Dividendo N/A
Data Valuta Ultimo Dividendo N/A
Posizione Long
Società Emittente iShares
Domicilio Dublin
TER (Costo di gestione dello strumento) 0,07%

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Strumento: Azionario Paesi Emergenti (MSCI Emerging Markets)
Codice ISIN IE00BKM4GZ66
Macro Asset Class Equity Emerging Markets
Asset Class Specifica Azionario Paesi Emergenti
Area Geografica di Riferimento World
Valuta EUR
Asset Under Management 5.447.232.910,00€
Data di stacco Ultimo Dividendo N/A
Data Valuta Ultimo Dividendo N/A
Posizione Long
Società Emittente iShares
Domicilio Dublin
TER (Costo di gestione dello strumento) 0,25%

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Strumento: Materie Prime Globali con Copertura Tasso di Cambio
Codice ISIN IE00B58HMN42
Macro Asset Class Commodities
Asset Class Specifica Materie Prime e Real Estate
Area Geografica di Riferimento Other
Valuta EUR
Asset Under Management 369.072.205,00€
Data di stacco Ultimo Dividendo N/A
Data Valuta Ultimo Dividendo N/A
Posizione Long
Società Emittente UBS
Domicilio Dublin
TER (Costo di gestione dello strumento) 0,45%

2018-01-17 +2,86%
Moneyfarm mi ricorda che è tempo di report, in questo caso quello del mio portafoglio P4-C2 del 4° trimestre 2017.
Il portafoglio modello nel quarto trimestre ha avuto una performance positiva, la componente azionaria, i bond indicizzati all’inflazione e le materie prime hanno performato molto bene, più che compensando le perdite legate all’esposizione in dollari.
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Che cos’è un portafoglio modello? Il portafoglio modello si riferisce all’asset allocation preparato per le 6 linee di gestione offerte da Moneyfarm. Avendo sempre aderito ai ribilanciamenti proposti, l’analisi che segue risponde in toto a quella del mio portafoglio.
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ANALISI DEL PORTAFOGLIO P4-C2
Nel 4° trimestre del 2017 l’asset allocation è rimasta invariata con una parte predominante del portafoglio, il 31% del totale, rimane concentrata in titoli di Stato e quindi conservativa. Sono presenti bond governativi a breve dell’Eurozona, bond governativi globali (con copertura del tasso di cambio) e bond dell’area Euro indicizzati all’inflazione.
Il 19% è composto dai bond societari a più alta prospettiva di rendimento, divisi per valuta di emissione, e i bond governativi dei mercati emergenti.
Una componente azionaria, che garantisce una diversificazione globale, ed una parte del portafoglio dedicata alle materie prime, con annessa una copertura dai movimenti del tasso Euro-Dollaro, concorrono a completare l’asset allocation.
Le valute di riferimento sono composte per il 52% dall’euro seguita per il 22% dal dollaro.
L’investimento in azioni ammonta a circa il 45%.

2018-02-01 +2,24%
L’ultimo giorno del mese mi toglie uno 0,80% rispetto a quello precedente e perciò aumentando il guadagno di uno 0,56% rispetto all’inizio di gennaio 2018.

2018-02-08 +0,66%
Moneyfarm mi spedisce via email il suo aggiornamento di mercato mensile, in un video su Youtube nel quale Roberto Rossignoli, Portfolio Manager di Moneyfarm, parla dei mercati, la visione futura e l’incognita elezioni politiche del 4 marzo 2018.

Il ritorno della volatilità sui mercati finanziari a gennaio
Secondo Moneyfarm, abbiamo assistito ad un inizio di anno relativamente mosso, più mosso di quanto eravamo abituati a vedere durante il 2017; soprattutto i mercati azionari hanno iniziato l’anno con l’acceleratore e hanno fatto performance molto positive.
Questo ha un po’ spinto i maggiori operatori a ricalcolare le aspettative per il 2018, basti pensare ai mercati emergenti che avevano fatto in tre settimane il 10%, un elemento atteso per tutto l’anno solare 2018.
Inevitabilmente, alla fine di gennaio, dopo un rally di questo tipo sono arrivati i primi ritracciamenti; abbiamo visto molti operatori vendere per prendere i primi profitti e generando, quindi, perdite sull’azionario.
Due le tematiche che ci hanno più colpito del sell off sull’azionario:
– La correlazione positiva tra Bond ed Equity che hanno visto entrambe le Asset Class scendere
– Un’utilità in crescita con i primi giorni di febbraio il VIX sopra i 18 punti, più di quanto non avesse mai fatto del 2017.
Queste rimarranno per Moneyfarm due tematiche importanti per il 2018.

La visione sull’azionario è cambiata dopo la volatilità di gennaio?
Mentre i listini azionari si muovevano con andamento molto volatile, le principali società di tutto il mondo hanno iniziato a riportare i propri risultati del 2007 e il trend sembra confermato sia in termini di utili che di fatturato.
Le società sembrano riportare risultati superiori alle attese, sia in termini di crescita che di valore assoluto, e questo tranquillizza Moneyfarm sul quadro fondamentale sottostante all’azionario.
Come già illustrato nel documento strategico, le valutazioni sono molto alte quindi gli utili sono uno dei driver fondamentali che possono spiegare la performance dell’azionario .
Certamente abbiamo assistito ad alcuni saliscendi nel primo mese dell’anno però, secondo Moneyfarm, questi movimenti rientrano nella definizione di un mercato azionario normale.
In termini di volatilità il 2017 ha rappresentato più l’eccezione che la regola e quindi dovremo abituarci a movimenti po’ più marcati; pochi giorni non bastano a cambiare un quadro fondamentale che rimane solido sia dal punto di vista economico che societario e forse anche politico.

Si avvicinano le elezioni italiane, i risparmiatori devono essere preoccupati?
Ormai manca un mese alle elezioni italiane, al momento si osserva che sull’Asset Class più a rischio in questo tipo di eventi, ossia il comparto obbligazionario, gli effetti tardano a farsi sentire e lo spread tra BTP e BUND tedeschi è ai minimi dal 2016 segnalando quindi una relativa disattenzione, o non curanza dei mercati, rispetto a questo tipo di eventi.
Gli scenari più probabili, secondo Rossignoli, sono comunque due:
– Un governo di larghe intese
– Un governo provvisorio per traghettare il paese verso nuove elezioni entro fine dell’anno.
In entrambi i casi non vi sono elementi di particolare preoccupazione, già l’Europa e l’Italia stessa hanno visto governi in fase di transizione con piena agibilità politica per garantire la continuità dell’azione governativa e dell’amministrazione dello Stato.

2018-02-27 +1,61%
A distanza di quasi 6 mesi, Moneyfarm prepara un ribilanciamento su tutti i suoi portafogli.
I ribilanciamenti sono operazioni periodiche che mirano ad adeguare e aggiornare la composizione dell’investimento alla situazione corrente dei mercati finanziari.
L’inizio anno è stato caratterizzato dalla ripartenza dell’inflazione (specialmente negli Stati Uniti) e da una maggiore volatilità sui mercati finanziari.
Il 4 marzo sarà anche il giorno delle elezioni politiche in Italia e, tradizionalmente, eventi di questo genere contribuiscono a tenere alta la volatilità; i portafogli di Moneyfarm sono diversificati sia in termini di asset class che di aree geografiche e valute e quindi costruiti in maniera tale da mitigare questi effetti; l’esposizione al sistema Italia, in particolare, è pressoché nulla.
Per queste ragioni Moneyfarm ritiene che la strategia impostata sia quella corretta e i ribilanciamenti non saranno tanto volti a stravolgere l’attuale composizione di portafoglio quanto a effettuare modifiche in linea con la loro visione strategica per l’anno corrente che vede, da un lato, valutazioni alte sia sull’obbligazionario che sull’azionario e, dall’altro, dati macroeconomici a livello globale che restano incoraggianti e fondamentali aziendali positivi.
La valutazione di Moneyfarm è che, al momento, la sfida piú importante arrivi dai tassi d’interesse; pertanto col prossimo ribilanciamento andrà a ridursi l’esposizione a questo fattore di rischio e, nel contempo, ad aumentare la qualitá dell’obbligazionario societario così da migliorare la capacitá dei portafogli di fronteggiare un’inflazione piú forte.

2018-03-01 +0,86%

2018-03-06 +0,14%
Come promesso a fine febbraio, Moneyfarm propone un nuovo ribilanciamento vedendo, per la prima volta dopo diversi anni, in concomitanza un percorso ben tracciato di rialzi dei tassi d’interesse e un’inflazione solidamente in crescita. Questo, a loro avviso, genera alcuni cambiamenti del contesto economico e alcune nuove sfide di cui vogliono tenere conto nel ribilanciare i portafogli. Prima di tutto viene venduta la parte investita in obbligazioni governative globali, per aumentare l’esposizione sui bond indicizzati all’inflazione. Per quanto riguarda l’obbligazionario societario, si preferisce aumentare la qualità creditizia vendendo parte dell’attuale posizione in Obbligazioni High Yield per muoversi su Bond societari Investment Grade. All’interno di questa asset class, dato il contesto di tassi in crescita, viene preferito concentrarsi su un’esposizione a tasso variabile, che quindi è immune dal rialzo dei tassi d’interesse. Per lasciare la rischiosità del portafoglio invariata, viene incrementata leggermente la parte in azioni, che vedono comunque valutazioni più basse in seguito ai recenti ribassi e ai fondamentali in forte crescita. All’interno dell’azionario, alla luce dell’attuale contesto, Moneyfarm non vede più particolare valore aggiunto nelle Azioni Globali ad Alto Dividendo, che pertanto vengono sostituite con un’esposizione azionaria generica.

Approvo il ribilanciamento!

2018-04-01 +0,03%
Tornati in assoluta parità dopo un marzo altalenante, scottato dalle azioni e dichiarazioni di Trump sui Dazi che ha interessato un po’ tutti i comparti e allo scandalo Cambridge Analytica per Facebook.
Il 10 aprile 2018 entrerò nel quarto anno di Moneyfarm, non mi sarei aspettato guadagni mirabolanti ma ritrovarmi ad essere in pari non era sicuramente nelle mie previsioni ed in quelle del simulatore di rendita…

2018-05-01 +1,61%
Buona crescita, soprattutto nell’ultimo periodo di aprile, confermato dal grafico mensile

L’andamento del portafoglio:

2018-05-28 +3,14%
Il 27 febbraio riportavo, nelle anticipazioni del ribilanciamento di Moneyfarm, la loro visione sulle elezioni italiane del 4 marzo ovvero come l’esposizione al sistema Italia, in particolare, è pressoché nulla nei loro portafogli.
Sono lieto che il rendimento della mia posizione non sia stato condizionato dal crollo dei titoli di stato italiani ma il tutto non modifica la drammaticità di questo periodo…
Moneyfarm così scrive:
La recente incertezza istituzionale ha portato l’attenzione sul tema della tenuta dei conti pubblici italiani.
Senza soffermarci troppo sul susseguirsi delle notizie, che di ora in ora prefigurano nuove evoluzioni, e al di là del mero esito politico, il nostro compito è quello di svolgere un’analisi dei possibili scenari rilevanti per le asset class che compongono le linee di investimento che proponiamo agli investitori.
Oggi riteniamo che il livello di diversificazione dei nostri portafogli per asset class, aree geografiche, valutaria e la scarsissima esposizione al sistema Italia non rendano necessario alcun intervento sull’asset allocation. La performance dei nostri portafogli è stata intaccata solo marginalmente dalla crisi di fiducia che si è abbattuta su listini e titoli di stato italiani. L’indebolimento dell’Euro ha altresì giovato alla nostra esposizione in valuta estera.
Restiamo comunque convinti che la diversificazione sia la strategia migliore per limitare il rischio di crisi locali. Continueremo ovviamente, come abbiamo fatto negli scorsi mesi, a monitorare l’evoluzione degli scenari politici in tutti i Paesi dell’Unione Europea, in una fase delicata nella quale è possibile che il dibattito sul futuro dell’Unione torni di attualità a livello continentale, anche in vista delle elezioni europee del 2019.

2018-05-28 +2,78%
Vale quanto riportato qui sopra…

2018-07-01 +1,69%

2018-07-10 +1,36%
Nuovo, imprevisto, bilanciamento di Moneyfarm la quale, prendendo atto di un contesto macroeconomico in continuo mutamento, con le tensioni commerciali e geopolitiche in crescita e banche centrali che, salvo eccezioni, hanno cominciato ad alzare i tassi, hadeciso di vendere una parte dell’esposizione azionaria in paesi emergenti. Quanto ottenuto viene in parte investito in azionario (europeo e statunitense) e in parte in materie prime globali. L’esposizione azionaria nel complesso viene ridotta, anche se in maniera molto marginale e la percentuale di asset denominati in Euro aumenta.

2018-08-01 +2,81%

2018-09-01 +2,62%

2018-10-01 +2,56%

2018-11-01 – 0,78%

2018-11-05
Arriva un nuovo ribilanciamento!

Moneyfarm mi fa sapere che l’aumento della volatilità dell’ultimo mese rientra in una dinamica ciclica di medio periodo nella quale giocano diversi fattori: l’aumento dell’incertezza nell’arena politica internazionale ed europea; la crescita globale, che è stata forte e sostenuta durante tutto l’anno (anche sopra le aspettative in alcune aree geografiche chiave) ma che sembra ora perdere propulsione soprattutto in Europa e nei mercati emergenti; l’onda lunga della riforma fiscale di Trump, che ha rinvigorito i mercati Usa fornendo alle aziende liquidità ma che sembra destinata a sfumare nel medio periodo. Sebbene non crede che gli allarmismi siano giustificati, non ritengono probabile che le criticità si risolvano nel medio termine. Sulla base di questa considerazione, Moneyfarm ha deciso di limitare il rischio dei portafogli con l’obiettivo di mantenerne la volatilità entro il livello storico nei prossimi mesi, quando vedremo il quadro ricomporsi in un nuovo equilibrio. E’ stata, perciò, ridotta l’esposizione azionaria del portafoglio e nel contesto di questa diminuzione generale della componente azionaria, la quota investita in azionario Usa aumenta sia in senso assoluto che in senso relativo rispetto all’azionario dell’Eurozona. La riduzione dell’equity è compensata dai Bond Governativi Paesi Sviluppati dell’Eurozona con duration breve e Bond Societari a Tasso Variabile denominati in Euro.

Come sempre approvo!

2018-11-24
Nella posta elettronica trovo una mail di Richard Flax, Chief Investment Officer Moneyfarm, che desidera fare il punto su quello che sta succedendo in Italia in seguito al giudizio negativo sulla Manovra italiana della Commissione Europea espresso il 23 ottobre e all’annuncio del 21 novembre, da parte della stessa commissione, sull’intenzione di aprire una procedura di infrazione per un deficit strutturale in aumento, previsioni ottimiste sulla crescita economica e manovre espansive senza una copertura fiscale certa.
Se il Consiglio della UE seguirà le indicazioni della Commissione e a quel punto il Governo avrà dai tre ai sei mesi di tempo per correre ai ripari, pena l’imposizione di sanzioni economiche.

In merito agli scossoni sullo spread, borsa e Btp, Richard Flax intravede segnali di disaffezione degli investitori verso i titoli di stato italiani come ha dimostrato la recente emissione di bond indicizzati all’inflazione (Btp Italia).

Il problema del debito pubblico italiano, circa 250 miliardi in scadenza nel 2019, è che uno spread alto porta naturalmente a costi di finanziamento più alti.

2018-12-01 + 0,73%

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